
Panem et circenses soleva dire il poeta latino Giovenale. Ebbene, niente è più lontano da questa locuzione come l’associazione Rock and Bol, che, da anni, ha fatto di Bolotana, una stazione di raccolta per gli appassionati della musica metal. Quella più dura, creata su testi dissacratori e chitarre che eruttano vampate africane. Un filone discutibile per tanti, chiaramente non in grado di soddisfare ogni palato, ma d’altronde, mutuando un vecchio aforisma della nostra gente, “in un lato sceglierai come distenderti”!
Se è vero che non è bello quanto lo è realmente, ma ciò che tangibilmente piace, dovremmo concludere, senza timore di essere smentiti, che anche la musica, nella sua declinazione, è soggettiva, quindi si diano pace coloro che, nel filone citato, vi scorgono sileni o quant’altro. Tra i giovani del villaggio ed altri, questo “metal fuori dagli schemi” piace, non c’è altro da aggiungere, ma prenderne doverosamente atto.
Non è comunque una disquisizione meramente stilistica o di appartenenza che cattura la nostra attenzione, bensì il gruppo Rock and Bol inteso come fenomeno sociale, poiché di ciò si tratta. Infatti, con l’appuntamento in agenda sabato 27 luglio, sono ben dodici le edizioni che questi magnifici appassionati vantano nel loro blasonato palmares. Un’organizzazione impeccabile che ha radunato, negli anni citati, gruppi di assoluto valore internazionale, dai Sepoltura ai Cannibal Corpse per citarne alcuni. Non male se si pensa che, precedentemente alla nascita dell’associazione, per assistere ad eventi di questa portata era necessario traversare il mare, sottoponendosi a viaggi estenuanti e sicuramente onerosi. Attualmente, Bolotana, grazie all’impegno dei promoter locali è il centro dove si svolgono tali manifestazioni. Un’impresa che va sottolineata, tributando agli organizzatori, rispetto e stima dovuti.
Adesione e determinazione hanno sconfitto il disfattismo che da sempre scuote il tessuto umano di un villaggio notoriamente avverso ai mutamenti, velocemente consumati come novità ricevibili in dose singola. Si erigono dei roghi nei quali bruciare idee talvolta brillanti, che darebbero invece uno scossone all’apatia dei soliti simposi dove la pochezza spalma su generose portate e si esalta in abbondanti e scellerate libagioni.
L’associazione Rock and Bol, seppure dibattendosi tra le mille difficoltà del caso, è riuscita a sopravvivere al tremendo urto che avrebbe dovuto lacerarla, consegnarla celermente all’oblio, nella dimora delle grandi incompiute, laddove le proposte innovative vengono osteggiate e successivamente disperse nel mare magno della mediocrità. Oggi è tendenza, amplia le proprie fila con nuove adesioni, per molti giovanissimi è un modello nel quale identificarsi, un centro dove gravitare. Parrebbe non subisca influenze nefaste di natura politica, tantomeno capitola al cospetto della fallace seduzione esercitata dal denaro, l’impalcatura è solida, gestita e sovrintesa con grande oculatezza. Il propulsore che anima la struttura si nutre di grande passione, è integro, non contaminato, neppure condizionato dagli sciamani che, ciclicamente, propongono unguenti e pozioni volti alla guarigione delle patologie che affliggono il paese.
L’attività di questi meravigliosi ragazzi esercita grande fascino, ha delle ricadute estremamente positive sull’intera collettività, direttamente e non, traccia un solco, determina una direzione, accoglie molti giovani, tiene aperto il varco col resto del mondo, dispensa cultura, si muove all'interno di un contesto internazionale che reca benefici e lustro alla comunità. Ecco perché parliamo di un fenomeno sociale i cui risvolti ci siamo presi la briga di studiare, analizzare, capire. Un esempio di collante umano da custodire, preservare, difendere, caldeggiare. Il gruppo Rock and Bol a Bolotana rappresenta un importantissimo spaccato del quale andare fieri e orgogliosi. Quindi non panem et circenses, ma solamente metal bello tosto, la chiave con la quale, una volta l’anno, l’associazione offre al paese i propri sacrifici, la voglia di stare insieme, coccolare un sogno meraviglioso, aprire le corti al mondo!
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