Questo forum utilizza i cookies
Questo forum fa uso di cookie per memorizzare le informazioni di login se sei registrato, e la tua ultima visita se non lo sei. I cookie sono brevi documenti di testo memorizzati sul tuo computer; i cookie impostati dal forum possono essere utilizzati solo su questo sito e senza rischi per la sicurezza. I cookie su questo forum possono anche monitorare gli argomenti specifici che hai letto e quando li hai letti. Si prega di confermare se si accettano o si rifiutano le impostazioni di questi cookie.

Un cookie viene memorizzato nel browser indipendentemente dalla scelta agita per evitare che sia ripetuta ancora una volta la domanda. Sarai in grado di modificare le impostazioni dei cookie in qualsiasi momento utilizzando il link a piè di pagina


Rassegnazione
#1
kscreensaver 
Piango per una terra che porta in giro un popolo fatto di uomini e donne che alimentano di continuo la voglia dei cosi detti continentali a portare qui da noi la loro voglia di conquista e arricchimento.
Le navi e gli aerei non sono nostri e hanno pochi sardi al loro interno ed in genere manovalanza e per niente persone che possono decidere.
Siamo un isola da sempre o è nata solo ieri?
Non mi pare .
Avremmo dovuto avere le nostre navi e i nostri aerei per essere veramente un popolo non soggetto ai ricatti e ai costi impossibili per un isola come la nostra che vive si di turismo ma anche di buon cibo che poteva essere esportato con costi bassi o comunque accessibili.
Rassegnazione, è questo l'Inno che ci portiamo dietro da generazioni infinite e non ce lo stacchiamo più di dosso.
C'è un grido di speranza in me che dice affido il popolo tutto al solo vero Dio.
Abbi pietà per un popolo cosi rassegnato che aspetta sempre che dal continente scenda qualcuno a portare abbondanza ti prego portacela TU.

Un saluto
#2
Ciao Enea,
purtroppo non sei l’unico a dolersi nella situazione catastrofica in cui versa l’amata isola. La “voglia di continentali”, come tu definisci, è l’antico lascito di una terra reiteratamente razziata, ab illo tempore, da barbari figli di lontani atolli. Un tempo avevano scudi lucenti e gagliardi schinieri, altri il turbante e la scimitarra alla cintola, gli ultimi hanno sostituito la concava nave con lussuosi panfili ed un lasciapassare nobilmente concesso dai nostri dirigenti politici.

Questi predoni hanno scavato dei profondi solchi nella nostra terra e devastato anima e coscienza dei conterranei. La famosa “ospitalità” della gente sarda altro non è che un rigurgito di cortigianeria che proviene da secoli di sottomissione a queste orde di pirati. E purtroppo il copione non solo non è mutato, ma ancor più si è incancrenito nel tessuto sociale di una popolazione che vive una perenne antinomia.

Abbiamo già parlato di questo in un precedente post, ma siccome, repetita iuvant, è bene sempre denunciare lo stato attuale delle cose, in modo particolare adesso che vediamo il potere in grandissima difficoltà. Che spettacolo magnifico osservare le varie caste di cialtroni che si contorcono in sussulti di dolenza e tentano, con ogni mezzo, di catechizzare la gente in modo tale da conservare poltrone e privilegi!

Siamo tutti un po’ rassegnati, soprattutto dalle nostre parti. Chi ha l’abitudine a gettare nella spazzatura le aragoste, noi scaraventiamo a mare iniziative, cervelli e persone che hanno voglia di costruire qualcosa. Non sia mai che in Sardegna debba esservi gente differente da ciò che il protocollo di massificazione sociale impone ed esige: uno status egalitario plumbeo formato da individui imbelli sempre pronti ad ossequiare il benefattore di turno!

Demandiamo ad altri l’incombenza di creare qualcosa, tanto lo fanno gratuitamente! Lasciamo che siano i servi dei servi dei portaborse a scandire i nostri ritmi esistenziali e che papponi di ogni fatta si accostino alla greppia con smodato appetito. Lasciamo che la bella isola cinta dal mare sia sempre e comunque terra di conquista!

Con grande affetto ti saluto da Bolotana!


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)