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Peer Steinbrueck: maialino inorridito!
#1
Da pochi giorni è rimbalzata in giro per l’Europa la notizia che riporta lo stato d’animo del sig. Peer Steinbrueck in merito al risultato delle elezioni in Italia. Inorridito, si dichiara costui, per il successo di due noti esponenti della politica italiana che non ha esitato a definire dei pagliacci.

La notizia è di dominio pubblico poiché il signore preda di avvilimento e sconforto altri non è che lo sfidante social democratico allo scranno della germanica cancelleria ed ex ministro delle finanze. Sappiamo bene quanto il risultato delle elezioni in Italia sia stato un durissimo colpo per le occulte strategie dell’entourage che governa la Germania, ma che il digrignar di denti sfociasse nelle esternazioni di questo monumentale somaro non era prevedibile neppure dai compassati boiardi delle teutoniche valli. Ma chi è questo solenne idiota?

Peer Steinbrück ha guadagnato popolarità ai tempi della Grande Coalizione, improntando la gestione delle Finanze in modo cinico, pragmatico e conquistando quindi l’apprezzamento degli elettori.

E’ cognita al mondo l’inclinazione dei tedeschi ad auto fustigarsi e compiacersi sulle sferzate del punitore.

Oltre a ciò il nostro maialino Peer è conosciuto per i suoi compensi milionari da conferenziere apposti in calce in articoli scritti a migliaia di euro a riga, quindi una spiccata propensione ad accumulare denaro, di cui, pare, sia follemente infatuato. Oltre a ciò il gagliardo campione della social democrazia tedesca è famoso per tutta una serie di incredibili gaffe che ne hanno compromesso la popolarità interna: parrebbe che maialino Peer, dopo abbondanti libagioni di estratto di malto, sia proclive al “parlar franco”. Bontà sua!

Personalmente mi sento di tutelare l’espressione dell’italica gente che ha deciso, tramite il voto, di esprimere una propria sacrosanta opinione. Lo scrivente non esercita nell’urna ma rispetta chi ha fatto tale scelta e ne difende a spada tratta i contenuti, indipendentemente dalla fede politica.

L’altrui idea è sempre motivo di confronto e reciproco arricchimento, pertanto, sotto questo aspetto, gli indugi dei nostri concittadini sono sacri ed inviolabili, nessuno può permettersi di giudicare le scelte del popolo italiano, men che mai un beone tedesco avido di quattrini.

Per quanto sopra esposto, maialino Peer, in nome del popolo italiano ti impongo quanto segue:
  • Studia con grande attenzione Voltaire, ti farà capire il termine democrazia nella sua più alta accezione.
  • Stai lontano dalle vicende interne dell’italica patria, sono cose che non ti riguardano.
  • Bevi di meno, quella faccia da bambolotto increspato assume una colorazione rosso scuro che evince sofferenza in quel povero fegato che sovente prendi a spintoni.
  • Quando sei prigioniero dell’ira prova a sbattere contro il muro il capoccione, può darsi che scuota il carico di letame che ti ritrovi nella scatola cranica.

Concludo questa umile esposizione con un’espressione triviale per quale chiedo venia a chi legge. Non mi è proprio esprimere quanto in percezione, ricorrendo a dei termini non conformi al protocollo, ma nel caso specifico, lasciatemi concludere come segue: Peer Steinbrueck, ma perché non te ne vai in affanculo!

Un caro saluto dalla terra dei nuraghi!
#2
Ciao Mariano,
ancora una volta hai scritto un articolo che mette insieme il pensiero di tantissima gente. Mi associo alle tue parole e sono contento che hai detto queste cose. Qualcuno deve pure scrivere come pensa la gente e assumersi l’incarico di dire le cose come stanno. Ho capito che non ti piace parlare di politica e sei molto lontano da questi discorsi però noto con grande piacere che in molti tuoi articoli riesci sempre a esprimere il pensiero di tantissima persone. Mi piacerebbe rivolgerti tante domande ma non lo faccio nel rispetto di queste tue decisioni. Però devi ammettere che quando scrivi certe cose sembra che fai di tutto per stuzzicare l’attenzione di chi ti legge in modo che ognuno si domandi qualcosa. Mi sembra anche giusto che se qualcuno ti chiede delle risposte tu deva dargliele, soprattutto quando dici certe cose. Scusami se mi sono permesso però preferisco parlarti sinceramente.
Da Sassari ti saluto SadShyRolleyesRolleyes
#3
Ciao Mario,
come ti ho già detto e ben sai, non sono affatto incline alle miserie della politica. Vedo tanta gente che versa in situazione economica precaria, hanno dei figli o sono loro stessi disoccupati, pertanto si convincono che l’unica soluzione dei problemi consista nel tirare la giacca delle mezze calzette che a loro volta sono servi e galoppini dei partiti.

Questa condizione di instabilità economica costituisce, purtroppo, il terreno ideale per arrampicatori sociali, faccendieri e individui senza scrupoli che, pur di ottenere un posto al sole, fanno della propria dignità carne di porco: è questo il teatro ideale per la riqualificazione dei somari travestiti da intellettuali in pseudo politici di lungo corso!

Se i miei articoli ti inducono a porti delle domande mi fa molto piacere, ma oltre non possiamo andare. Non ho comunque la risposta ai quesiti che magari vorresti porgere. Sono profondamente convinto che ogni uomo debba essere in grado di gravitare su se stesso e pensare di proprio, se ciò accadesse queste icone falliche in sembianza da laticlavio verrebbero confinate in modo da non nuocere alla società.

Credo sia giunto il tempo in cui la gente debba ribellarsi ai boiardi di partito che considerano le masse alla stregua di pecoroni senza cervello da muovere in base ai propri miserevoli scopi. E’ questo un meraviglioso segno di quanto attualmente viviamo!

Ti saluto da Bolotana!
#4
E' noto a tutti, la storia insegna, che tra i due popoli, Italiano e Tedesco, esiste un conflitto che perdura da secoli e noi ne siamo gli eredi.
Non ci siamo mai amati, anzi, abbiamo mentalità diverse e comportamenti ineguali, ci sopportiamo a vicenda per opportunità economiche e di pace europea, fino ad ora. IL giudizio espresso dopo il voto da questo politico teutonico, Peer Steinbrueck, rispecchia quanto detto sopra e non mi meraviglia, mi preoccupa il silenzio di chi non ha condannato l'episodio odioso, in Germania. Chi tace acconsente.


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