19-11-2014, 12:44
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 19-11-2014, 12:50 {2} da Mariano.)
Ho avuto modo, giorni orsono, d’incontrare un amico recatosi recentemente in Terra Santa per un viaggio di natura spirituale. Tony, persona compassata, amabile conversatore, animo gentile sorretto da una profonda fede vissuta internamente ed esercitata esteriormente, nel tentativo di dar corpo a quanto insegnatoci da Nostro Signore.
Atteggiamento schietto di chi identifica nella comunità Cristiana il proprio credo, misurando pertinenze ed approcci in un contesto di benevolo contatto. Talvolta, all’incontro, svisceriamo l’argomento, intrecciando un dialogo intenso che riflette medesime vedute e comuni slanci nel proporre, sommessamente, con grande umiltà, ipotesi sul rapporto tra uomo e Creatore.
Seppure i nostri quesiti difficilmente trovano appagamento, non aneliamo a tanto, il disquisire si traduce puntualmente in un piacevole scambio di opinioni, così egli mi ha fatto regalo gradito, da condividere con chi, come noi, contempla il medesimo orizzonte religioso: una preghiera della quale è ignoto l’autore, recitata da gente mussulmana al vagir del dì. Una guida turistica l’ha recata in dono a Tony. Ecco il testo integrale:
Atteggiamento schietto di chi identifica nella comunità Cristiana il proprio credo, misurando pertinenze ed approcci in un contesto di benevolo contatto. Talvolta, all’incontro, svisceriamo l’argomento, intrecciando un dialogo intenso che riflette medesime vedute e comuni slanci nel proporre, sommessamente, con grande umiltà, ipotesi sul rapporto tra uomo e Creatore.
Seppure i nostri quesiti difficilmente trovano appagamento, non aneliamo a tanto, il disquisire si traduce puntualmente in un piacevole scambio di opinioni, così egli mi ha fatto regalo gradito, da condividere con chi, come noi, contempla il medesimo orizzonte religioso: una preghiera della quale è ignoto l’autore, recitata da gente mussulmana al vagir del dì. Una guida turistica l’ha recata in dono a Tony. Ecco il testo integrale:
O Signore nel silenzio di questo nuovo giorno,
vorrei chiederti la pace, la saggezza e la forza.
Vorrei guardare oggi il mondo con occhi colmi d’amore,
essere paziente, comprensivo, saggio, umile, puro e buono.
Vedere i tuoi figli come tu vedi te stesso e così,
vedere solo il bene in ciascuno.
Chiudi le mie orecchie a qualsiasi calunnia,
trattieni la mia lingua da qualsiasi malevolenza,
che solo i pensieri che benedicono dimorino nel mio cuore.
Che io sia disponibile e tanto felice,
che tutti che si avvicinano a me sentano la tua presenza.
Rivestimi del tuo splendore Signore, e che per tutto questo giorno,
io ne sia il testimone.
Signore, io affido il passato alla tua misericordia,
il presente al tuo amore e l’avvenire alla tua provvidenza.
Amen
Preghiera del mattino, di autore ignoto, recitata da Timur Guda (guida turistica di Istanbul in Turchia)
Ottobre 2002
Questa meravigliosa supplica rappresenta uno dei tantissimi pilastri sui quali basa il ponte che conduce al cospetto di un unico Dio del quale siamo tutti figli, indistintamente ed a qualsivoglia latitudine. Le preghiere non sono retaggio esclusivo di caste sacerdotali ed altro, ma la deferente voce che ogni uomo dovrebbe rivolgere al Padre Celeste. Il dialogo con l’Altissimo non necessita d’intermediari, ognuno è in grado di stabilire per suo conto il contatto con chi il creato governa.
E’ questione di cuore, purezza d’animo, ecco perché, sovente, consegnando ad eventuali intercessori, geremiadi e voglia di fede, oltre a consolidare la nostra pusillanimità, rischiamo di affidarci a levantini in simulata sembianza le cui mire sono tutt’altro che commendevoli. La preghiera in esame riferisce, con ampiezza di contenuti, irresolutezza e gracilità, ergo, ci rimettiamo al Signore per colmare siffatte manchevolezze. Se si riuscisse a concretizzare parte anche esigua di quanto in supplica, forse, molti “ambasciatori dell’Altissimo”, sarebbero costretti a ridurre drasticamente gli arzigogoli con l’aria fritta e magari costretti a ricavar pagnotta con la zappa.
Sicuramente gioverebbe all’umanità intera, costretta a subire il campionario di turpitudini e scelleratezze compiute in oltre duemila anni da chi ritiene essere “privilegiato e voce dal Signore” ed in suo nome agire, da Oriente ad Occidente.
A parte il Figlio di Dio, non è mai esistito sulla terra individuo che possa aver ricevuto privilegi e benevolenza in tal senso, chiunque abbia esternato e tuttora affermi queste cose è solamente un contastorie che agisce in malafede e con intenzioni volte sostanzialmente ad accomodamenti personali.
In ogni luogo della terra ove pulsa un cuore buono ed un animo gentile è possibile destinare una supplica al Padreterno, senza negoziatori. Fra le tante, questa è una delle riflessioni che traggo nel leggere le splendide parole donatemi da Tony.
E’ questione di cuore, purezza d’animo, ecco perché, sovente, consegnando ad eventuali intercessori, geremiadi e voglia di fede, oltre a consolidare la nostra pusillanimità, rischiamo di affidarci a levantini in simulata sembianza le cui mire sono tutt’altro che commendevoli. La preghiera in esame riferisce, con ampiezza di contenuti, irresolutezza e gracilità, ergo, ci rimettiamo al Signore per colmare siffatte manchevolezze. Se si riuscisse a concretizzare parte anche esigua di quanto in supplica, forse, molti “ambasciatori dell’Altissimo”, sarebbero costretti a ridurre drasticamente gli arzigogoli con l’aria fritta e magari costretti a ricavar pagnotta con la zappa.
Sicuramente gioverebbe all’umanità intera, costretta a subire il campionario di turpitudini e scelleratezze compiute in oltre duemila anni da chi ritiene essere “privilegiato e voce dal Signore” ed in suo nome agire, da Oriente ad Occidente.
A parte il Figlio di Dio, non è mai esistito sulla terra individuo che possa aver ricevuto privilegi e benevolenza in tal senso, chiunque abbia esternato e tuttora affermi queste cose è solamente un contastorie che agisce in malafede e con intenzioni volte sostanzialmente ad accomodamenti personali.
In ogni luogo della terra ove pulsa un cuore buono ed un animo gentile è possibile destinare una supplica al Padreterno, senza negoziatori. Fra le tante, questa è una delle riflessioni che traggo nel leggere le splendide parole donatemi da Tony.
Da Bolotana un saluto!