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Convivenza mea culpa!
#1
La convivenza della coppia tradizionale, in ambienti come i nostri, noti per non brillare in quanto ad emancipazione ed ampiezza di orizzonti, assume i contorni del dramma per le famiglie i cui figli percorrono predetta strada.

Recentemente ho intravisto, non senza stupore, tono dimesso e marcato broncio di una signora il cui atteggiamento, in non lontani tempi, parea di tutt’altro tenore.

Verace cultrice del credo cattolico, lingua assiduamente introdotta nell’altrui circostanza oltre che negli orifizi di “quelli che contano”, rappresenta il prototipo classico di chi trasforma la chiesa nel lavacro personale onde mutare il piombo dello spirito in nobilissimo oro che rifletta, alfine, la gloria di Nostro Signore.

Canti a piena gola, processioni con le insegne a levar tronfia il gonfalone, approccio all’ostia con mani giunte e sguardo allampanato, sulla navata in bella vista quando funzione accoglie gente alta in loco, lo spirito d’appartenenza è bene venga riqualificato di tanto in tanto. Donna a modo insomma!

Innanzi a tanta, tracimante, cristianità, pongo al desso quesito amletico: vuoi vedere che alla fiduciaria del pio costume corbellare ha fatto della prole alcuno?

“Discendenza in disfanno, col malcauto agire di voi una è concubina, qual disagio e strazio poni in cuore a chi t’ha dato vita, sciagurata! Estromessa dalla chiesa, sarai pasteggio lauto di cadauno, alla gogna esposta e del popolar ludibrio indagato oggetto. Macchietta hai fatto del focolare e imbarazzo accosti all’onorata casa, in quali panni porterò dappresso la taciuta pena?”.

Non più alterigia accompagna la signora che meglio volea essere fra le tante, di boria ed ignoranza cinta, ma il deprecato agire dell’ostinato virgulto la diede ignorante e basta.

Destino avverso per chi si dibatte in giustezza e rettitudine occultando scheletri e peccati in armadi bui, capienti e polverosi. Sorte beffarda così percuoti colei che ben altro intendeva per i gagliardi germogli, pascendosi nell’ardore cristiano che al riparo pone da tal sciagura.

Convivenza mea culpa…mea maxima culpa!

Vi saluto da Bolotana!
#2
Ciao Mariano, la situazione descritta è praticamente universale, il modo di riportarla unico e originalissimo. Mi levo il cappello e ancora una volta ti dico che è un grandissimo piacere leggerti. Fantastico WinkAngelWinkBig Grin
#3
Concordo pienamente, non saranno d'accordo bigotte e gente come quella descritta nel post, ma chi se ne importa. SleepyUndecidedSmileBig Grin
A presto
#4
Ben ritrovati
leggere Mariano è un piacere e una grande goduria con quello stile retrò dal taglio unico e inimitabile. L'argomento tocca da vicino tantissima gente che si ritiene al di sopra degli altri e che quando succedono queste cose abbassano la cresta e tutto il resto. Come sempre mai banale e molto elegante nella presentazione e dentro la realtà delle cose.
Ciao Big Grin
#5
Ciao Mariano, secondo me dovresti scrivere con più frequenza perché si ha bisogno di leggere queste cose, fanno bene e insegnano qualcosa oltre che a scrivere come si deve visto che nella grande rete è pieno di schifezze che non si possono leggere e neppure raccontare. Tanto di cappello Wink
#6
Assolutamente d'accordo con Pasquale, scrivere e parlare in modo decente sta diventando un lontano ricordo. Si deve fare in modo che questi due fondamentali valori dell'esistenza vengano insegnati ai giovani ma soprattutto trasportati sulla rete. Non si possono più tollerare atteggiamenti come quelli che si trovano su quella fogna che è Facebook, un orribile luogo dove la lingua italiana è diventata un obbrobrio di schifezze. Chissà quante volte Dante e Petrarca si rivolteranno nella tomba AngryAngryAngryConfused
A presto
#7
Non per niente siamo uno dei paesi più ignoranti d'Europa, se poi andiamo a guardare dalle nostre parti conviene infilare la testa nella sabbia per non assistere a tanta disperazione e ignoranza cronica. BlushBlushBlush
Alla prossima
#8
Saludu a tottusu
Mariano ha creato una scarpa che nel nostro paese e non solo possono calzare in molti. Può darsi che a qualcuno gli sia stretta e gli faccia male ai calli ma la realtà delle cose è quella descritta con la solita abilitàUndecidedUndecided
Adiosu


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