26-02-2014, 18:16
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-02-2014, 18:33 {2} da Mariano.)
Per dovere di cronaca, solo ed esclusivamente a scopo informativo, riporto il comunicato emesso da un gruppo di ingegneri che si qualifica con la sigla 777. Il comunicato de quo è parte integrante di un dibattito originato a seguito di un mio articolo scritto sul sito Megalab ed è la risposta di questo gruppo ad un appello di Bruce Schneier. Ognuno è libero di interpretare quanto in oggetto secondo il proprio modo di pensare, e se lo desidera esprimere valutazioni ed opinioni in conformità al protocollo che da sempre governa i buoni uffici del nostro forum. Grazie.
"Risposta al comunicato del sig. Bruce Schneier
Comunità degli ingegneri 777
Il seguente comunicato è la nostra risposta all’appello col quale si rivolge al popolo della rete per recuperare una libertà persa non si capisce in che modo e da quando. Riteniamo la sua esposizione un beverone di retorica, richiami da capopopolo grossolani ed un contenuto inattendibile oltre che patetico. Andiamo in scaletta; lei accusa il Governo degli Stati Uniti e l’industria di aver tradito Internet e tutti noi, cioè la comunità degli ingegneri, e ancora una volta, dall’alto del suo scranno, decide di cosa il mondo abbia bisogno per garantire un futuro ai propri figli. Tenga per se certe opinioni e la sua filosofia spicciola, non interessano nessuno e tantomeno ci sembra persona idonea ad impartire lezioni di etica! Non ci rappresenta, non ci riconosciamo nella comunità alla quale allude e ci dissociamo dalla sua sollecitazione.
Accusa NSA, in combutta con non specificati governi, di aver stratificato la rete in modo da poter sabotare a proprio piacimento, router, tecnologie crittografiche e via citando, in un crescendo che si accosta più che altro all’immaginoso. Cita la politica accusandola di non aver capito la tecnologia e dirige le sue invettive sul controllo delle comunicazioni ad opera di governi totalitari. Conclude con un monito agli ingegneri, alcuni accusandoli di tradimento, altri esortandoli, in nome della libertà, a porre rimedio al sabotaggio. Abbiamo riportato per sommi capi l’essenza delle sue esternazioni, che reputiamo estremamente noiose, pertanto, chiunque voglia consultare il citato ricorso nella sua completezza può farlo riferendosi al link seguente:
http://www.theguardian.com/commentisfree...nsa-spying
Dobbiamo adesso informare i lettori su come realmente stanno le cose, è cioè che i suoi algoritmi e sistemi difensivi sono miseramente crollati una volta attaccati dai crittoanalisti NSA, individui sconosciuti che hanno utilizzato protocolli di attacco altrettanto ignoti. Lei ha formato un movimento di sostenitori a livello planetario, i quali, istruiti dalle sue tecniche, hanno utilizzato solo ed esclusivamente programmi open source e relativi sistemi di implementazione da lei suggeriti, pertanto nella quasi totalità dei casi i dati sottoposti ad attacco erano vigilati con i suoi impianti difensivi, minuziosamente controllati perché aventi il codice sorgente aperto, quindi ritenuti assolutamente sicuri.
Adesso che fragilità e totale inconsistenza di suddetti impianti è stata incontrovertibilmente certificata, e non certo a causa dei sabotaggi o altre cause fantasiose, è ignobile inventare l’orco cattivo per giustificare la sua incompetenza. Sa bene, come tutti noi del resto, che da sempre esistono spie e sabotaggi, di cosa si stupisce? Il contenuto dei suoi libri ricorre di continuo agli uomini in nero. Con le sue teorie sull’open source, ha convinto milioni di persone che i loro dati fossero al sicuro; precedentemente alle rivelazioni di Snowden non si era accorto del complotto? La risposta alle sue stravaganze crittografiche è giunta inesorabile, puntuale, ed è firmata NSA.
Se esiste un totalitarismo, quello è da ricercare nel suo pensiero e nelle sue teorie che non ammettono compromessi o dialogo con chi la pensa in modo differente. Ha creato schiere di seguaci che hanno azzannato chiunque non aderisse alle sue estemporaneità naif nel campo crittografico, accusando di incompetenza chi non praticasse l’open source. Ha creato una corrente di pensiero sfociata nell’assolutismo e qualsiasi forma di tirannide intellettuale dovrà scontrarsi prima o dopo con la ragion contraria che ha dimostrato, nella cruda realtà dei fatti, chi sono realmente gli incompetenti in questo settore.
Ha perso sig. Schneier, sconfitto da ciò che strenuamente combatte nella convinzione di essere un profeta: la segretezza di algoritmi e uomini sconosciuti, nella palese dimostrazione che se esiste stratificazione non è sicuramente da ricercarsi in rete ma proprio in campo crittografico: i suoi algoritmi e sistemi possono essere considerati acqua fresca, esistono altri metodi creati da menti molto più colte e raffinate della sua che le hanno impartito la più dura e sonora lezione della carriera. Il suo atteggiamento nei confronti del Governo degli Stati Uniti non trova alcuna giustificazione se non quella di tentare di salvare quanto più possibile in termini economici, non ha certo il carisma e tantomeno la genialità di altri suoi illustri connazionali per poterne ripercorrere strada e battaglia politica.
Non indossi i panni del perseguitato, ha le tasche ben piene e come le ha colmate è già stato ampiamente dimostrato. Prenda atto della situazione e accetti la disfatta, lo stesso presidente Obama ha dichiarato che il programma di rilevamento e acquisizione continuerà, e questo implica che dei suoi proclami, algoritmi e sistemi ad NSA gli può fregar di meno. Qualora non si fosse accorto, per i crittoanalisti del governo americano lei e le sue strampalate teorie sull’open source contate meno di niente, così come per gran parte delle persone che hanno creduto alla sua dottrina, per fortuna diciamo noi. Se le è rimasto anche solo un briciolo di decenza…go home!"
Comunità degli ingegneri 777
Il seguente comunicato è la nostra risposta all’appello col quale si rivolge al popolo della rete per recuperare una libertà persa non si capisce in che modo e da quando. Riteniamo la sua esposizione un beverone di retorica, richiami da capopopolo grossolani ed un contenuto inattendibile oltre che patetico. Andiamo in scaletta; lei accusa il Governo degli Stati Uniti e l’industria di aver tradito Internet e tutti noi, cioè la comunità degli ingegneri, e ancora una volta, dall’alto del suo scranno, decide di cosa il mondo abbia bisogno per garantire un futuro ai propri figli. Tenga per se certe opinioni e la sua filosofia spicciola, non interessano nessuno e tantomeno ci sembra persona idonea ad impartire lezioni di etica! Non ci rappresenta, non ci riconosciamo nella comunità alla quale allude e ci dissociamo dalla sua sollecitazione.
Accusa NSA, in combutta con non specificati governi, di aver stratificato la rete in modo da poter sabotare a proprio piacimento, router, tecnologie crittografiche e via citando, in un crescendo che si accosta più che altro all’immaginoso. Cita la politica accusandola di non aver capito la tecnologia e dirige le sue invettive sul controllo delle comunicazioni ad opera di governi totalitari. Conclude con un monito agli ingegneri, alcuni accusandoli di tradimento, altri esortandoli, in nome della libertà, a porre rimedio al sabotaggio. Abbiamo riportato per sommi capi l’essenza delle sue esternazioni, che reputiamo estremamente noiose, pertanto, chiunque voglia consultare il citato ricorso nella sua completezza può farlo riferendosi al link seguente:
http://www.theguardian.com/commentisfree...nsa-spying
Dobbiamo adesso informare i lettori su come realmente stanno le cose, è cioè che i suoi algoritmi e sistemi difensivi sono miseramente crollati una volta attaccati dai crittoanalisti NSA, individui sconosciuti che hanno utilizzato protocolli di attacco altrettanto ignoti. Lei ha formato un movimento di sostenitori a livello planetario, i quali, istruiti dalle sue tecniche, hanno utilizzato solo ed esclusivamente programmi open source e relativi sistemi di implementazione da lei suggeriti, pertanto nella quasi totalità dei casi i dati sottoposti ad attacco erano vigilati con i suoi impianti difensivi, minuziosamente controllati perché aventi il codice sorgente aperto, quindi ritenuti assolutamente sicuri.
Adesso che fragilità e totale inconsistenza di suddetti impianti è stata incontrovertibilmente certificata, e non certo a causa dei sabotaggi o altre cause fantasiose, è ignobile inventare l’orco cattivo per giustificare la sua incompetenza. Sa bene, come tutti noi del resto, che da sempre esistono spie e sabotaggi, di cosa si stupisce? Il contenuto dei suoi libri ricorre di continuo agli uomini in nero. Con le sue teorie sull’open source, ha convinto milioni di persone che i loro dati fossero al sicuro; precedentemente alle rivelazioni di Snowden non si era accorto del complotto? La risposta alle sue stravaganze crittografiche è giunta inesorabile, puntuale, ed è firmata NSA.
Se esiste un totalitarismo, quello è da ricercare nel suo pensiero e nelle sue teorie che non ammettono compromessi o dialogo con chi la pensa in modo differente. Ha creato schiere di seguaci che hanno azzannato chiunque non aderisse alle sue estemporaneità naif nel campo crittografico, accusando di incompetenza chi non praticasse l’open source. Ha creato una corrente di pensiero sfociata nell’assolutismo e qualsiasi forma di tirannide intellettuale dovrà scontrarsi prima o dopo con la ragion contraria che ha dimostrato, nella cruda realtà dei fatti, chi sono realmente gli incompetenti in questo settore.
Ha perso sig. Schneier, sconfitto da ciò che strenuamente combatte nella convinzione di essere un profeta: la segretezza di algoritmi e uomini sconosciuti, nella palese dimostrazione che se esiste stratificazione non è sicuramente da ricercarsi in rete ma proprio in campo crittografico: i suoi algoritmi e sistemi possono essere considerati acqua fresca, esistono altri metodi creati da menti molto più colte e raffinate della sua che le hanno impartito la più dura e sonora lezione della carriera. Il suo atteggiamento nei confronti del Governo degli Stati Uniti non trova alcuna giustificazione se non quella di tentare di salvare quanto più possibile in termini economici, non ha certo il carisma e tantomeno la genialità di altri suoi illustri connazionali per poterne ripercorrere strada e battaglia politica.
Non indossi i panni del perseguitato, ha le tasche ben piene e come le ha colmate è già stato ampiamente dimostrato. Prenda atto della situazione e accetti la disfatta, lo stesso presidente Obama ha dichiarato che il programma di rilevamento e acquisizione continuerà, e questo implica che dei suoi proclami, algoritmi e sistemi ad NSA gli può fregar di meno. Qualora non si fosse accorto, per i crittoanalisti del governo americano lei e le sue strampalate teorie sull’open source contate meno di niente, così come per gran parte delle persone che hanno creduto alla sua dottrina, per fortuna diciamo noi. Se le è rimasto anche solo un briciolo di decenza…go home!"